Fotogenica Dignano: città di murales, chiesette romantiche e splendenti oliveti

Quando soggiornando in un luogo desideriamo immortalare con le foto quello che più lo contraddistinguono. Una piccola guida attraverso il labirinto dei pittoreschi vicoli della cittadina istriana di Dignano vi aiuterà a individuare le inquadrature più belle, come anche a trovare la strada che vi porta a magnifiche esperienze gastronomiche. A prescindere se si tratta del silenzio delle chiese dignanesi, dei colori di una quarantina di murales di strada, delle tracce di quello che era un massiccio castello, dell'intimità della via più stretta e corta dell'Istria o del sapore della torta bumbara che viene preparata con grande pazienza...nella fotogenica Dignano troverete sicuramente i vostri angoli particolari e vi trascorrerete momenti indimenticabili.
DIGNANO – CITTÀ FONDATA CON SAGGEZZA E UNITÀ
La storia di Dignano racconta più di 4000 anni a partire dalla sua fondazione ed è contraddistinta da saggezza e unità. Infatti, per difendersi dalle guerre e dalle ruberie sette ville del territorio decisero di fondare una città in cui sentirsi sicure e protette. Il nuovo abitato crebbe attorno all'area di San Lorenzo (al margine dell'attuale comune di Dignano), le cui rovine vengono chiamate tuttora dai Dignanesi ˝groumaso de la sorte˝, per ricordare il punto in cui vennero posate le pietre e deciso di fondarvi la città.
BUMBARI – NOME INUSUALE DI CUI I DIGNANESI VANNO FIERI
Se chiamate un Dignanese Bumbaro, soprattutto quello che parla la lingua istroromanza - istroveneta, non si meraviglierà né riderà e nemmeno offenderà, ma sorriderà con orgoglio! Se poi desiderate che vi racconti da dove deriva questo inusuale soprannome, mettetevi comodi perché esistono alcune leggende interessanti sui Bumbari. In due di esse il ruolo principale fu dell'imperatore Francesco Giuseppe che espresse la sua delusione per la sobrietà dei Dignanesi con le parole „Ma che gente burbera!“ che vennero comprese male dal podestà di Dignano: „Ma che gente bumbara!“ (persone che amano bere!) e da allora i Dignanesi si sono guadagnati anche questo appellativo. Una seconda versione dice invece che il nome venne dato loro dallo stesso imperatore, ma a causa del frastuono della banda cittadina dignanese, che risuonò nelle orecchie dell’imperatore come bum...bum...Bumbari! L’ultimo aneddoto si ricollega ai soldati tedeschi e ungheresi ai quali piacque talmente tanto il vino di Dignano da farli esclamare: "Buona bumba" (Ottima bevanda!).
IL CASTELLO RIVIVE CON LA REALTÀ AUMENTATA
Arrivando alla piazza centrale di Dignano, prestate attenzione alle lastre di pietra bianche della pavimentazione perché vi sveleranno un importante segreto. Nel lontano 1300 nell'area in cui vi trovate, all'epoca della Serenissima venne eretto un maestoso castello medievale, ma tutto quello che vi rimane oggi sono le pietre bianche che ne tratteggiano la pianta. Oggi con le sue due torri, il fossato circostante e il ponte levatoio sarebbe un imponente set cinematografico, ma purtroppo i Dalla Zonca, famiglia di governatori cittadini dell'epoca, nel 1808 decisero che andasse demolito per donare ai Dignanesi uno spazio in cui ritrovarsi e stare assieme. Tuttavia, potete comunque farvi una foto nel castello! Grazie alla moderna tecnologia il castello è stato ricostruito con l'applicazione AR, che vi permette di visitarlo dentro e fuori, e naturalmente di scattare foto.
LABIRINTO MEDIEVALE E LA VIA PIÙ STRETTA DELL'ISTRIA
Durante i viaggi scattiamo moltissime le fotografie in viuzze pittoresche e Dignano ne ha una moltitudine perché è di per sé un labirinto magico di strette viuzze tortuose, di case addossate una sull'altra, di corti nascoste e di passaggi a volta. Tra questi c'è una via che si distingue dalle altre e non solo qui a Dignano, ma in tutta l'Istria, per il semplice motivo che porta il titolo di via più stretta e più corta della nostra penisola. Ha anche un nome interessante, Città Vecchia, ed è a soli pochi passi dalla piazza centrale. Oltre che di giorno, la via è un’attrazione anche notturna. Il suo aspetto vi ricorderà che l’olio d’oliva è uno dei simboli di Dignano: infatti, durante la notte la pavimentazione della via più stretta dell’Istria viene illuminata da riflettori che vi disegnano cerchi di colore verde, ben riconoscibili e riconducibili al frutto dell’olivo.
CITTÀ DI ARTE DI STRADA – PIÙ DI QUARANTA FACCIATE DIPINTE
Sono numerosi gli artisti di strada che hanno lasciato la loro firma a Dignano e per essere più precisi sono più di quaranta gli originali "autografi“ di grandi dimensioni che adornano le facciate dignanesi. È una fantastica mostra all'aperto che vi invita a scoprirla e a fotografarla. Gli interessanti murales sono nati durante i festival Boombarstick e Street Art, integrandosi alla perfezione con l’architettura medievale di Dignano. Con l’ausilio della cartina che ne riporta le posizioni, iniziate pure un’eccitante avventura nella quale ogni murales vi racconterà la sua storia, spesso nascosto nelle viuzze e nelle piazze del luogo. Fotografate i murales che vi piacciono di più e usate l’hashtag #visitvodnjan per comparire sull’IG feed di Visit Vodnjan. Oltre ad ammirare le opere di street art, si possono visitare anche alcune delle gallerie locali quali l’„Apoteka“ – spazio nel quale regna l’arte contemporanea, oppure la galleria „El Magazein“ nella quale vengono organizzati numerosi eventi.
CHIESE E CHIESETTE ROMANTICHE – TESORO SACRO DI DIGNANO
Dignano custodisce un autentico tesoro sacro, ma non in un unico luogo. Accanto ai murales sparpagliati in tutta la città, potete incamminarvi alla scoperta delle numerosissime chiese e chiesette intitolate a vari santi, gelose custodi di fiabe, leggende, reliquie e antiche pietre. In passato Dignano era divisa in contrade, che costituivano quasi piccoli quartieri a sé stanti, ognuno con la propria chiesa. Ogni contrada aveva anche i suoi fuochi di San Giovanni, le cui fiamme a volte superavano il metro e mezzo d’altezza! I più coraggiosi le superavano con un salto per proteggersi dalle streghe (esseri con poteri soprannaturali) e come auspicio di buon raccolto. I più giovani saltavano oltre al fuoco per far mostra del proprio coraggio e conquistare il cuore delle giovani donne. Il patrimonio sacro di Dignano nasconde ancora tante altre storie e bei scenari romantici che, nel momento in cui vi mettete in posa accanto ad essi, vi fanno diventare eroi dei tempi passati.
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA – TRADIZIONE INCORONATA DALL'ORO MONDIALE
Incamminandovi lungo le tracce delle gocce dorate dell'EVO, comprenderete il motivo per cui i produttori d'olio di Dignano fanno parte dell'élite olivicola mondiale. Già da generazioni travasano amorevolmente e con devozione le bellezze e la miticità del territorio nell'oro liquido del Mediterraneo che ci dona salute e non di meno autentici e magici momenti gastronomici, perché si può usare in ogni occasione e come condimento di ogni pietanza. Dignano è famosissima quale centro istriano di eccellenti EVO e GOON è l'acronimo dell'extravergine d'oliva, il più puro olio d'oliva: quello proveniente da Dignano è davvero di qualità superiore, aspetto confermato dal marchio di qualità. Una passeggiata negli oliveti baciati dal sole, per conoscere i metodi di produzione e anche le specificità di ogni singolo produttore dignanese, il piacere di degustarli per comprendere il connubio tra l’esplosione di sapori e la magia dell’attimo, sono motivi sufficienti per iniziare un'ulteriore passeggiata tematica per il Dignanese.
ECOMUSEO ISTRIAN DE DIGNAN E RACCOLTA DEDICATA A ERMINIO VOJVODA – VITA QUOTIDIANA DEI DIGNANESI E STORIA DI UNO DEI CALZOLAI PIÙ FAMOSI D'EUROPA
Com'era la quotidianità dignanese di un tempo? No, non serve consultare vecchi libri, fonti e fotografie, perché la vita in una delle case tradizionali di Dignano e intorno ad essa è stata riprodotta con un'infinità di contenuti da un gruppo di entusiasti abitanti del luogo con la costituzione dell'associazione denominata "ISTRIANO – Ecomuseo di Dignano / ISTARSKO – Ekomuzej iz Vodnjana".
Date un'occhiata alla "Casa delle tradizioni" vicinissima alla piazza centrale e ammirate gli oggetti, gli attrezzi e i pezzi di mobilio che venivano usati dai Dignanesi nella vita quotidiana. Fate la conoscenza della specie autoctona di asino che in passato era la forza lavoro per eccellenza, scoprite come erano gli orti locali, quali piante vi si coltivavano e quali erano i metodi di produzione tradizionali per tutto quanto serviva per vivere. Attraverso degustazioni, laboratori, appuntamenti culturali e visite, fate la conoscenza dei Dignanesi del passato per poter comprendere meglio il loro presente.
Potrete conoscere molto bene uno di loro visitando la „Collezione in ricordo di Erminio Vojvoda" facente parte della "Casa delle tradizioni" che vi illustrerà la Dignano città di commercianti, artigiani e soprattutto di calzolai. Il più famoso tra di essi è stato il noto dignanese e abile artigiano Erminio Vojvoda, che viene ricordato quale premiato creatore di molti modelli di alta moda dell'epoca. I suoi disegni di scarpe conquistarono le pagine delle maggiori riviste di moda europee. Tutti i suoi arnesi, disegni, fotografie e altri oggetti sono esposti al pubblico al piano superiore della "Casa delle tradizioni". Non sono più esposti, come lo erano fino a poco tempo fa, in quella che era la sua abitazione.
CONSIGLIO GASTRONOMICO: VINO CON SENTORE DI ROSA E TORTA BUMBARA
Una passeggiata per Dignano non è tale senza un bicchiere del particolare vino dignanese caratterizzato dal profumo delle rose e che alcune fonti presentano come prodotto locale esclusivo. Ed è proprio al profumo dolce che il "Vin de Rosa" deve il suo nome, pur venendo prodotto con l’uva appassita e non con le rose. Ci sono anche coloro che ritengono che nel passato remoto il vino venisse prodotto con il moscato rosa: a voi la scelta della spiegazione che più vi aggrada.
Questo vino tradizionale viene prodotto prevalentemente con la varietà malvasia o combinandolo con altri tipi d’uva. La sua produzione è un processo lungo e il vino matura per almeno due anni. Un tempo quasi ogni famiglia dignanese aveva i propri vigneti e produceva il „Vin de Rosa“, bevuto solamente nelle importanti festività e in occasioni particolari perché ogni bottiglia veniva gelosamente custodita. Oggi lo producono alcuni Dignanesi per preservare e dar seguito alla tradizione e in tal senso nel 2005 la locale Associazione agricola Agroturist ha avviato una campagna per la sua rivitalizzazione, per la tutela della produzione e del nome „Vin de Rosa“, sostenuta finanziariamente dalla Città di Dignano.
Per accompagnare un bicchiere di "Vin de Rosa" dovreste assaggiare anche la tradizionale torta bumbara di mandorle, anch’essa simbolo dolce di Dignano. Pur se fatta con solo tre ingredienti, uova, zucchero e mandorle finemente macinate, richiede molta pazienza nella preparazione che poi viene premiata dal suo aspetto e dal suo sapore. Infatti, un tempo gli ingredienti venivano mescolati per un’ora intera e il segreto del successo sta nel mettere la torta nel forno freddo, prima di riscaldarlo. I Dignanesi la preparavano come parte immancabile delle feste natalizie, pasquali e per i matrimoni e voi potete assaggiarla al ristorante Vodnjanka e in quello di recente apertura Papafigo, che offre la torta in una versione rivisitata, più moderna.
DIGNANO NEL PALMO DELLA MANO – APPLICAZIONE MOBILE GUIDE FOR YOU
Per conoscere a fondo Dignano e trovare velocemente e facilmente tutte le informazioni utili, l'Ente per il turismo di Dignano ha creato l'applicazione mobile Guide for you. Vi trovate l'offerta turistica di Dignano suddivisa in categorie: elenco dei ristoranti, delle escursioni, delle spiagge, dei siti storici, della restante offerta esterna alle pensioni e tante altre informazioni importanti sul Dignanese.
Guide for you può venire consultata e scaricata con l’ausilio del presente codice QR, oppure:
- Google Play Store – https://play.google.com/store/apps/details?id=guide.foryou
- App Store – https://apps.apple.com/app/id1510285185
Una volta scaricata, per usarla GRATUITAMENTE basta digitare il codice: 52215-0001 e Dignano non sarà più un’incognita!