Collezione di arte sacra


La Collezione dignanese di arte sacra non ha pari in tutta la regione ed è a un tempo la conferma del genio artistico manifestatosi in questa terra, dell’amore per il bello e della devozione della sua gente.

Raccoglie in tutto 730 reperti, che coprono un arco di tempo che va dal V al XIX secolo. Nella prima sala ci sono reperti archeologici provenienti dalle basiliche paleocristiane del circondario. La sala successiva contiene una raccolta di grandissimo valore di reliquiari in vetro di Murano, di metalli e legni pregiati (XIII-XVIII sec.), tra i quali particolarmente suggestivi sono quello contenente una spina della corona di Cristo con fini miniature degli apostoli (XIII – XIV sec.), e il reliquiario di S. Simone profeta, con un pezzetto del tessuto in cui avrebbe avvolto e tenuto in braccio Gesù Bambino.

Un capolavoro assoluto della pittura trecentesca è il trittico (tempera su legno) di Paolo Veneziano ispirato alla venerazione del beato Leone Bembo. Il dipinto è in effetti il coperchio del sarcofago in cui era conservata  la salma del Santo trovata incorrotta 100 anni dopo la sua morte. Nella terza e quarta sala ancora reliquiari, statue di legno, un retablo dorato del XVII secolo e raffinatissimi ricami sui preziosi tessuti dei paramenti liturgici, tra i quali da ammirare quelli del primo patriarca di Venezia S. Lorenzo Giustiniani.

La seconda sezione della mostra è ospitata al primo piano, dove un tempo viveva e lavorava il pittore Gaetano Gresler, trasferitosi a Dignano nel 1818 con tutta la collezione. Nelle bacheche ci sono un’infinità di oggetti rimarchevoli: trine, gioielli, disegni degli antichi stemmi nobiliari dignanesi, quadri e stendardi, libri rari e  antichissimi. Tra i volumi di maggior valore storico figurano la “Summa theologiae” di Tommaso D’Aquino (stampata a Venezia nel 1586), la “Summa S. Antonimi” del 1571, stampata sempre a Venezia, mentre il volume più antico che si conserva risale al 1509 e fu stampato a Norimberga.

​​​​​​​Importantissimi per il loro valore storico ed etnografico sono i libri anagrafici cioè i registri dei nati, morti e matrimoni di Dignano, a cominciare dal 1559, il che li rende tra i più antichi d’Europa.